IL TEMPO DEI PRERAFFAELLITI
Tra moderno e antimoderno

15 giugno 2024 - 29 giugno  2024

La mostra si colloca all’interno della Rassegna “Il tempo dei Preraffaelliti fra moderno e
antimoderno” organizzata dal Circolo ACLI L. Valli APS, come capofila di una rete di associazioni
ed enti, con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, con il patrocinio del Comune
di Forlì e dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna.
L’esposizione è riconosciuta come progetto di qualità collegato alla mostra sui Preraffaelliti in corso
ai Musei San Domenico e intende offrire una riflessione fra passato e attualità dei temi e dei quadri
esposti. In particolare si tratta di una collettiva che vede una nutrita partecipazione di giovani, in
dialogo con opere di artisti di storica presenza e rilevanza territoriale, oltre che pezzi della
collezione Manoni e di privati forlivesi.
Quella dei Preraffaelliti fu una rivoluzione artistica tesa a ridefinire - in un ritorno di purezza, per
dirla con le parole di Ruskin - il significato catartico dei linguaggi d’arte e la rottura con
l'accademismo che proprio da Raffaelloin poi aveva imprigionato la potenza della visione
ampliandone l’estensione formale, senza innalzarne lo spirito romantico.
Negli scopi di John Everett Millais, Dante Gabriel Rossetti e William Hunt, fondatori storici della
Confraternita dei Preraffaelliti, l’arte doveva valorizzare la vita vera e la natura autentica, e questo
era possibile ispirandosi al passato, soprattutto italiano di epoca medioevale e Quattrocentesca, con
senso di modernità, sviluppando una poetica legata alla realtà di esistenza, alle emozioni, ma anche
all’elaborazione di opere che portarono la cultura artistica vittoriana verso il futuro Liberty, il
Simbolismo e il Design industriale, tra progresso e conservazione.
Allo stesso modo, fra moderno e antimoderno, l’esposizione organizzata nella Galleria Manoni 2.0
mostra pezzi storici con alcuni temi preraffaelliti come quelli della natura, degli angeli e della
donna, accanto a reinterpretazioni attuali realizzate secondo lo stile proprio degli artisti.
Nella sezione dei giovani sono presenti opere nel tipico nero e avorio di Antonio Bertoni che
reinterpreta con il suo vitalismo le immagini del Pianoforte Graham di Burne- Jones, una originale
installazione di Sofia Gioia Galeotti, studentessa di Scenografia a Milano, due opere di Alessandra
Rinaldi che interpreta Burne – Jones con il suo “cucito pittorico”, uno stile e una tecnica personale
ormai consolidati, ceramiche di Giacomo Santini che elaborano creativamente le immagini
femminili preraffaellite, un’opera di Elizaveta Timofeeva che propone una riflessione sulla
condizione dell’arte nella sua Patria, la Russia, ai tempi della nascita della Confraternita londinese,
Antonella Turci, artista e performer, partecipa con due opere: un’installazione sul tema del fiore e
una sua rielaborazione concettuale. Presenti anche artisti affermati come Miria Malandri, con una
rielaborazione moderna dell’Ofelia di Millais, e i fratelli Vaccari con una personale rielaborazione
del volto femminile preraffaellita. L’esposizione è arricchita anche dalla presenza di 5 opere di
Giovanni Marchini, il fondatore dello storico Cenacolo Artistico Forlivese, pittore che espose alla
Permanente di Milano del 1922 e alla Biennale di Roma del 1925, da un quadro a carattere floreale,
vitale e gioioso, della pittrice Irene Ugolini Zoli e da opere pertinenti ai temi proposti, appartenenti
a collezioni private.
La natura, quindi, così come la donna e un nuovo senso dell’umanesimo sono gli aspetti che, in
filigrana, costruiscono un legame inscindibile e leggibile fra le opere esposte, in una originale
dialettica culturale tra passato e futuro.
Alessandra Righini, Storica dell’arte


ORGANIZZATORE

Circolo ACLI Lamberto Valli
TESTI E CRITICA
Alessandra Righini
ALLESTIMENTI
Massimiliano Zuppone


Con il patrocinio del Comune di Forlì